I "My Morning Jacket", gruppo di massimo calibro del panorama prog-rock statunitense, sono tornati a fare ciò che sanno fare meglio, coi loro anathem esagerati ma generosi, quella pirotecnia da palcoscenico che non suona mai costruita, finchè si fonda sul rimbombo del mute in un palazzetto in silenzio e sulle corde vocali sempre allo stremo di Jim James, tenute insieme dal solo urlo del pubblico. In un panorama statunitense in cui le band più giovani paiono barattare al ribasso la propria identità musicale, Jim James e soci, quatti quatti, si guadagnano sempre più il ruolo di eredi delle grandi "classic rock band" del passato.
Li ascoltiamo in uno dei loro successi migliori...
Touch Me, I'm Going To Scream (pt. II)
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